Storia dell’insalata Caprese: le origini della ricetta

Se c’è un piatto che al pari di pizza e spaghetti rappresenta l’Italia ebbene è sicuramente la Caprese.
Il Tricolore più famoso della gastronomia è anche uno dei piatti più amati sulle tavole della Campania dove è presente almeno due volte a settimana.
Alcuni lo considerano un secondo, altri un’insalata.
Il matrimonio tra il pomodoro, la Mozzarella di Bufala e il basilico, racconta una lunga storia d’amore nata probabilmente sull’isola di Capri, ma la storia si confonde con la leggenda: si racconta sia stato un muratore, di fronte al desiderio di mangiare un panino, ad avere l’intuizione di abbinare i tre ingredienti.
La varietà prediletta di pomodoro è il Sorrentino che asseconda con le sue rotondità la forma del latticino.
La tradizione orale si perde anche in un’altra versione sulle origini della Caprese che si fa risalire alla creatività del Grand Hotel Quisisana che in periodo Futurista tentò di stupire con un piatto nuovo Filippo Tommaso Marinetti.

La vera ricetta della caprese

Gli chef più abili si sono spinti anche ad osare accostamenti di pesce oltre che con le paste ma la vera ricetta della Caprese, nella sua descrizione originaria, ha solo tre ingredienti. Tre protagonisti di eccezione che nella loro semplicità hanno portato, con questo piatto, la ristorazione costiera a livelli internazionali di eccezione.
Se la Mozzarella di Bufala la fa da regina, c’è da tener presente che andrebbe accompagnata con il pomodoro insalataro locale: il Cuore di Bue, croccante fuori ma dalla polpa carnosa, succosa e saporita, è caratterizzato dalla presenza di pochissimi semi. In alternativa il pomodoro di Sorrento con la sua pezzatura importante, tondo e costoluto, si sposa perfettamente con la mozzarella grazie alla polpa molto compatta e al sapore dolce e delicato.

Sei a Dieta? Non sottovalutare tutti i benefici della Caprese!

L’esigenza di tenerti a dieta non esclude dal tuo menù questo piatto fresco e veloce. È vero che con 100 grammi di Mozzarella di Bufala si introducono circa 270 calorie, ma nelle stesse quantità il pomodorino ne ha solo 18 e contribuisce ad arricchire le scorte di calcio, ferro, selenio e vitamina C.
Il basilico invece è digestivo, antinfiammatorio e antibatterico mentre l’olio extravergine d’oliva grazie alla vitamina e e ai polifenoli agisce attivando i suoi antiossidanti naturali contro l’aggressione dei radicali liberi che sono la principale causa dell’invecchiamento cellulare.
È un pasto perfetto dopo un allenamento per reintegrare i sali minerali, accompagnata anche da un po’ di pane.

Tutto ciò che devi sapere sulla Caprese per garantirti un’esplosione di sapori.

  1. L’impiattamento classico impone di servire la Mozzarella e i pomodori in fette disposte a scalini, eppure può essere un’idea anche farne uno spiedino mediterraneo da mangiare come finger food, riducendo tutti gli ingredienti in piccole porzioni gustose.
  2. Il taglio non deve essere né troppo sottile né troppo spesso, per evitare di incorrere in due effetti contrapposti e cioè: o di non riuscire ad apprezzarne il sapore e la composizione o di risultare troppo ingombrante e faticosa da gestire.
  3. Per cambiare puoi aggiungere o sostituire al basilico una spolverata di origano.
  4. La mozzarella inutile dirlo, deve essere fresca, di giornata.
  5. La Caprese va preparata al momento e servita a temperatura ambiente.
  6. Il basilico deve essere quello napoletano a foglia larga.
  7. Meglio scegliere un olio extravergine di oliva poco acido per non alterare l’equilibrio dei sapori.
  8. Mai condire con aceto.
  9. Mai conservare in frigo.
  10. Mai riscaldare.

Tre errori da non commettere

  • Molti pensano di poter sostituire la Mozzarella di Bufala con il fior di latte, ma l’effetto per il palato è completamente diverso. Sconsigliato.
  • Eseguire tutti i passaggi di preparazione utilizzando un piatto unico non è il caso. La mozzarella se fresca, rilascia il latte in eccesso appena affettata, sprigionando tutte le note di sapore caratteristiche. Il pomodoro a sua volta può perdere acqua, ragion per cui andrebbero affettati in piatti diversi e poi uniti.
  • Pepe nero si o no? OK ma solo se grosso e tritato in maniera grossolana.

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